Ugo Tognazzi, attore e comico, è stato uno dei volti della commedia all’italiana insieme ad Alberto Sordi, Vittorio Gassman e Nino Manfredi.
LA CARRIERA
La sua passione per lo spettacolo lo porta a trasferirsi a Milano nel 1945 e a cercare fortuna in ambito artistico. Dopo un contratto con la compagnia teatrale di Wanda Osiris, comincia a esordire in campo cinematografico: nel 1950 recita nel film I cadetti di Guascogna di Mario Mattoli, al fianco di Walter Chiari.
Inizierà poi a lavorare in televisione, specialmente con Raimondo Vianello, inserendosi nel panorama della commedia all’italiana. Tognazzi interpreterà tutti quei personaggi stereotipati dell’operosa Milano e della “godereccia” Bassa Padania, di cui è originario.
La sua lunga carriera si interrompe nel 1990, quando muore a soli 68 anni per emorragia cerebrale.
I PREMI
Nel corso della sua carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti: tre David di Donatello come migliore attore protagonista per i film L’immorale (1967), La califfa (1971), Amici miei (1976); al Festival di Cannes del 1981 è stato premiato come miglior interprete maschile per il film La tragedia di un uomo ridicolo; sempre come migliore attore ha vinto nel 1971 il Globo d’oro per La califfa, e due Grolle d’oro per I mostri (1964) e L’immorale e Il fischio al naso.
Ha inoltre vinto quattro Nastri d’argento, due come attore protagonista e due come attore non protagonista.
La rassegna Le vie del Cinema nel corso degli anni ha proiettato diversi film restaurati con lui protagonista. Nell’edizione 2002 Io la conoscevo bene, Il magnifico cornuto (edizione 2005), La vita agra (edizione 2006), Una storia moderna – L’ape regina (edizione 2010), La proprietà non è più un furto (edizione 2014), Fellini Satyricon (edizione 2014), Rivogliamo i colonnelli (edizione 2017) e Amici miei (edizione 2018).
Nel corso dell’edizione 2010 è stata inoltre intitolata a lui una via di Narni Scalo, alla presenza del figlio Gianmarco Tognazzi.