Tratto dal romanzo “La spartizione” (1964) di Piero Chiara, Venga a prendere il caffè da noi racconta la storia di un uomo che diventa il “cocco” di sua moglie e delle cognate.
Regia di Alberto Lattuada, anno di pubblicazione 1970, durata 90’
Trama
Il protagonista della storia è Emerenzano Paronzini, invalido di guerra che lavora come impiegato presso il Ministero delle Finanze, e per questo è sempre in giro tra Varese e Como, fin quando non si trasferisce in pianta stabile a Luino, sul Lago Maggiore.
Da sempre diviso tra l’essere inflessibile con i raccomandati e l’essere un po’ “viscido” (si concede qualche avventura a pagamento), arriva ad un momento della sua vita in cui cerca di seguire i consigli che lo scrittore Paolo Mantegazza illustra nella sua opera Fisiologia del Piacere.
Secondo l’autore, infatti, un vero uomo dovrebbe applicare le cosiddette tre C per poter stare bene: carezze, caldo e comodità. Per poter mettere in atto i consigli di Mantegazza, Emerenzano decide di fidanzarsi con Fortunata Tettamanzi, figlia di un uomo ricchissimo che ha la passione per la scienza e la biologia, con cui convola poi a nozze.
Al ritorno dalla luna di miele, Emerenzano comincia a divertirsi anche con le due sorelle della moglie, Camilla e Tarsilia. Sembra andare tutto per il verso giusto, fino a quando lo coglie all’improvviso una trombosi. Finirà in una carrozzella, e muto, verrà servito e riverito.
Produzione, distribuzione e restauro
Venga a prendere il caffè da noi è stato girato principalmente a Lunio, a Cuvio, e a Villa Battaglia, esce nelle sale nel 1970. La sua colonna sonora, composta su testo del regista Lattuada da Fred Buongusto, non risulta essere mai stata pubblicata integralmente; esiste solo un 45 giri che contiene il tema principale.
Riconoscimenti
1971: Nastro d’argento per la Migliore sceneggiatura e la Migliore attrice non protagonista (Francesca Romana Coluzzi)
Restauro a cura di CSC – Cineteca Nazionale in collaborazione con Minerva Pictures