Oggi, 25 Settembre, ricorre il centesimo anniversario della nascita di Luciano Salce uno degli artisti più eclettici dello spettacolo italiano del novecento.
Un artista eclettico
Attore, regista della commedia italiana, volto televisivo nelle serate Rai, voce radiofonica ma anche paroliere per Luigi Tenco e Gianni Morandi. Una carriera incredibile vissuta con ironia e autoironia: Luciano Salce è riuscito a sintetizzare vizi e virtù degli italiani con grande eleganza espressiva.
Ha iniziato a coltivare la sua passione per lo spettacolo e per il teatro già in età scolare: si esibiva, infatti, sui palchi del collegio che frequentava. Successivamente, suo padre ha voluto indirizzarlo verso la facoltà di giurisprudenza, ma il giovane Salce ha abbandonato l’università a soli quattro esami dalla laurea.
Carriera
La sua carriera “sugli schermi” è iniziata nel 1945 grazie a una collaborazione con la Rai, per la quale scriveva copioni di diverse trasmissioni e vi partecipava come attore.
L’anno successivo è stato quello del suo esordio cinematografico: ha interpretato un ufficiale americano nel film Un americano in vacanza (1946) di Luigi Zampa. Ha preso poi parte ad altre pellicole, per citarne alcune Totò nella luna (1958) di Steno, Le dolci signore (1967) di Luigi Zampa e Colpo di stato (1969), diretto da lui stesso.
Tra i suoi maggiori successi come regista ci sono certamente i primi due capitoli della serie dedicata allo sfortunato ragioniere Ugo Fantozzi, ossia Fantozzi (1975) e Il secondo tragico Fantozzi (1976). Altri titoli realizzati da Salce sono stati La cuccagna (1962), Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue (1969), sequel de Il medico della mutua di Alberto Sordi, e Vieni avanti cretino (1982), interpretato dal celebre attore Lino Banfi.
Luciano Salce soffriva di una malattia che lo aveva afflitto negli ultimi tre anni di vita, ma nonostante ciò, nel 1987 era tornato sul set a girare il suo ultimo film, Quelli del casco. Veniva a mancare nella sua abitazione a Roma il 17 dicembre 1989; poco tempo prima aveva affrontato un’operazione di ricostruzione del femore che tuttavia non aveva risolto i problemi che aveva.
Un film proiettato per Le vie del Cinema in cui ha recitato è Piccola posta (1955) di Stefano Vanzina, restaurato dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, proiettato per la sesta edizione e presentato da Massimo Vanzina.