Il 15 Novembre del 1922 nasceva Francesco Rosi, uno dei più importanti registi del Novecento, famoso soprattutto per i film d’inchiesta in cui traspare anche la critica sociale e per le opere cinematografiche dal forte impegno politico.
La vita di un regista sono i suoi film. Non tutta la sua vita certo, ma quella parte di essa attraverso la quale ha espresso la sua relazione con il mondo, con le idee e con gli uomini
Francesco Rosi
La formazione
Nato a Napoli, cresciuto tra il quartiere di Chiaia e Posillipo, al ginnasio strinse legami che segnarono il suo amore per il cinema, la cultura e l’impegno politico, tra cui Raffaele La Capria con cui condividerà la passione per il mare, l’amicizia e il lavoro.
Nella sua giovinezza frequentò infatti il Circolo degli Illusi, in cui amanti del cinema, del teatro e della letteratura mettevano in scena opere proprie. Questo circolo era frequentato da Rosi e da altre personalità, quali l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il celebre regista e drammaturgo Giuseppe Patroni Griffi.
Gli inizi della carriera
Luchino Visconti si accorgerà presto che il giovane Francesco Rosi è portato per la scrittura cinematografica tanto da coinvolgerlo nella realizzazione di Bellissima (1951): questo fu il lancio cinematografico del futuro regista.
La sua carriera come regista inizia con La sfida (1958), e il suo debutto raggiunge l’apice ne I magliari (1959). Con l’arrivo degli Anni ‘60, Rosi realizza film d’inchiesta diventati poi dei capolavori: Salvatore Giuliano (1962) è il primo di una lunga serie, che continua con diverse pellicole; per citarne alcune: Le mani sulla città (1963), C’era una volta (1967), Uomini contro (1970), Il caso Mattei (1972), Cadaveri eccellenti (1976), Cristo si è fermato a Eboli (1979) e Dimenticare Palermo (1990).
Gli ultimi film realizzati come regista sono stati Diario napoletano (1992) e La tregua (1997), quest’ultimo ispirato all’omonimo romanzo di Primo Levi.
Dopo il 1997 Francesco Rosi riprende in mano alcuni progetti accantonati che purtroppo, non vedranno mai la luce. Rosi viene a mancare il 10 gennaio 2015 a 95 anni.
Le vie del Cinema ha proiettato i film da lui diretti I magliari (2008), Le mani sulla città (2014) e Uomini contro (2015), restaurati da e presentati dallo stesso Rosi e dai registi Marco Pontecorvo e Giuliano Montaldo. Tutti e tre sono stati restaurati dalla Cineteca Nazionale.
Inoltre, nel 2021, in occasione della mostra su Sciascia Legalità e cinema, sono stati esposti dei fotogrammi di alcuni suoi film: Lucky Luciano (1973), Cadaveri eccellenti e Dimenticare Palermo.