Celebriamo quest’anno uno dei più importanti personaggi della storia del cinema: Federico Fellini romagnolo di nascita, romano d’adozione, regista, sceneggiatore e scrittore.
Fellini è stato un vero e proprio poeta visionario che ha realizzato film onirici e li ha firmati in chiave autobiografica.
Ricordiamo tutti gli anniversari del 2023: 70 anni da I Vitelloni, 60 anni da 8 e mezzo, 50 da Amarcord , 40 anni da “E la nave va”, 30 anni dalla sua scomparsa.
Nascita di un maestro
Federico Fellini nasce nel 1920 a Rimini in una famiglia piccolo borghese, da un rappresentante e una casalinga romana.
Il suo talento artistico si rivela presto: ancora bambino realizza vignette e caricature ispirate ai personaggi che lo circondano, quando è ancora giovanissimo la Domenica del Corriere pubblica i suoi fumetti.
Nel 1939 si trasferisce a Roma per frequentare Giurisprudenza, facoltà che abbandonerà presto per dedicarsi alla realizzazione di vignette per la rivista Marc’Aurelio, ottenendo un discreto successo con le Storielle di Federico.
Grazie al disegnatore satirico cinematografico Enrico De Seta, Fellini entra a Cinecittà e qui conoscerà il grande Aldo Fabrizi che lo instraderà verso la carriera di sceneggiatore.
Nel 1943 Federico Fellini sposa Giulietta Masina, conosciuta in radio, destinata a diventare la compagna di una vita.
Negli anni lavora come sceneggiatore al fianco di registi importanti quali Mario Mattoli, Alberto Lattuada, Pietro Germi, Nicola Manzari e Roberto Rossellini, con il quale raggiunge la fama internazionale.
Nel 1945 infatti la sceneggiatura di Roma città aperta di Rossellini, verrà premiata al Festival di Cannes e candidata anche agli Oscar.
I grandi successi nel cinema
L’esordio da regista avviene nel 1952 con Lo Sceicco Bianco, dove compare un giovanissimo Alberto Sordi.
Ben 70 anni fa, nel 1953, Federico Fellini realizza la pellicola I Vitelloni uno spaccato della vita di provincia di Rimini, attraverso le avventure di cinque amici fannulloni che sognano la fuga.
Il successo internazionale del maestro arriva pochi anni dopo, con Le Notti di Cabiria, film del 1957 che vinse l’Oscar per il miglior film straniero e la Palma d’Oro a Cannes.
Solo tre anni dopo Federico Fellini realizza una pietra miliare del cinema mondiale: La Dolce Vita che vince la Palma d’Oro a Cannes, un Premio Oscar, 3 Nastri d’Argento, un David di Donatello.
Si celebrano quest’anno i 60 anni di un altro capolavoro del regista: 8 e Mezzo (1963), un ritratto quasi autobiografico di un regista quarantenne stanco di tutto, vincitore di 2 Oscar e 7 Nastri d’Argento.
Dopo Giulietta degli spiriti, primo film a colori, Satyricon del 1969, I Clowns del 1970, Roma del 1972 arriva nel 1973, 50 anni fa, Amarcord vincitore di un Oscar, 3 Nastri d’Argento e 2 David di Donatello.
Amarcord è un capolavoro autobiografico in romagnolo, omaggio alla terra d’origine, con l’indimenticabile colonna sonora di Nino Rota, che ricordiamo per una delle citazioni più celebri “Chi ha detto che si viene al mondo per essere felici?”.
Gli ultimi anni da regista
Tra gli ultimi film del maestro vanno sicuramente ricordati E la Nave va del 1973, un film atipico e prezioso, metafora sul mondo degli artisti e sul loro distacco dalla realtà, che celebra quest’anno 40 anni.
Ginger e Fred, pellicola del 1983, è una critica aperta allo strapotere televisivo ma anche un ricordo del passato.
La voce della luna del 1990, uno degli ultimi film, è una geniale critica all’Italia berlusconiana, interpretato da Roberto Benigni e Paolo Villaggio.
L’ultimo anno di Federico Fellini
Nel mese di Marzo del 1993, 30 anni fa, Federico Fellini riceve dall’Academy, l'”Oscar Onorario per i meriti cinematografici che hanno entusiasmato il pubblico mondiale”.
Nel corso dell’estate dello stesso anno, il Maestro si sottopone ad interventi chirurgici legati a un’aneurisma dell’aorta addominale. Sorgono però diverse complicazioni che costringono Fellini a una lunga degenza ospedaliera.
Nello stesso periodo, incredibilmente, anche Giulietta Masina presenta problemi di salute e, a causa del ricovero, è costretta lontana dal marito fino alla fine di settembre.
Dopo ulteriori complicazioni che lo portano in coma, il regista muore il 31 ottobre a 73 anni.
Il giorno prima aveva celebrato i 50 anni di matrimonio con Giulietta Masina, compagna che si spegnerà pochi mesi dopo.