Alberto Crespi, direttore artistico della manifestazione, ha annunciato un’importante novità per l’edizione 2025: il restauro di L’oro di Napoli (1954), uno dei capolavori indiscussi del cinema italiano diretto da Vittorio De Sica.
La 31 ma edizione di Narni Le Vie del Cinema, attesa dal 4 al 9 agosto 2025, vedrà tra le pellicole protagoniste L’oro di Napoli capolavoro del cinema italiano del 1954 di Vittorio De Sica.
Il restauro di questo film, realizzato da Cinecittà in occasione del cinquantesimo anniversario della morte di De Sica, si inserisce perfettamente in una tradizione di riscoperta e valorizzazione del patrimonio cinematografico che caratterizza da sempre Le Vie del Cinema.
Come sottolinea Alberto Crespi in una recente intervista, L’oro di Napoli è solo uno dei tanti esempi di un amore per il cinema che si rinnova ogni anno, offrendo al pubblico la possibilità di rivedere capolavori su grande schermo, un’esperienza sempre più rara nel panorama contemporaneo.
L’oro di Napoli: un classico del cinema italiano
Il film, interpretato da attori leggendari come Sophia Loren, Totò e Marcello Mastroianni, è un mosaico di storie che raccontano la vita nella Napoli degli anni ’50, tra miseria e speranza, tradizione e modernità.
La bellezza di L’oro di Napoli sta proprio nella sua capacità di rappresentare la città partenopea in tutta la sua complessità, alternando momenti di dramma a tocchi di commedia. Grazie al restauro, il pubblico potrà riscoprire la forza evocativa delle immagini e la ricchezza della colonna sonora, che hanno reso questo film di Vittorio De Sica un pilastro della cinematografia mondiale.
Ma L’oro di Napoli non sarà l’unico film restaurato. Il direttore artistico ha promesso che il 2025 sarà un anno particolarmente ricco di sorprese per gli appassionati di cinema, con il restauro di altre opere che hanno segnato la storia del cinema italiano e internazionale. Non si conoscono ancora i titoli che saranno inclusi nella rassegna del 2025, ma molte sono le pellicole recentemente restaurate a partire da Eduardo De Filippo, Luciano Salce fino a Luigi Comencini.
Il pubblico di Narni e la passione per il cinema
Ciò che rende unico Le Vie del Cinema di Narni è la capacità di creare una comunità di spettatori affezionati. Alberto Crespi ha sottolineato come, in questi trent’anni, il festival abbia saputo costruire una “generazione di spettatori”, anche grazie alla proiezione di film restaurati per bambini, che ogni anno attirano un pubblico giovane e famiglie intere. In un mondo dove il cinema sembra essersi sempre più “consumato” in formato digitale e su piccole schermate, Le Vie del Cinema mantiene viva la tradizione della visione collettiva sul grande schermo, un gesto che oggi può sembrare quasi rivoluzionario.
Questo spirito di comunità è amplificato dalla bellezza dei luoghi in cui il festival si svolge: il Parco Bruno Donatelli di Narni Scalo, che ogni anno diventa una sala cinematografica a cielo aperto, un luogo dove l’emozione del film si mescola con l’atmosfera unica del paesaggio.
Le proiezioni all’aperto, inoltre, non sono solo un’esperienza cinematografica, ma un vero e proprio rito collettivo, che coinvolge il pubblico in un’esperienza di condivisione e di comunità, proprio come accadeva nei vecchi cinema di una volta.
Un sostegno fondamentale: le amministrazioni locali e i murales di David Pompili
Il successo del festival non sarebbe stato possibile senza il sostegno delle amministrazioni che si sono susseguite nel corso degli anni. Crespi ha voluto ringraziare tutte le istituzioni locali che hanno sempre creduto nel valore culturale di Le Vie del Cinema, rendendolo un appuntamento fisso e apprezzato non solo dai cinefili, ma anche dalla cittadinanza di Narni.
Un altro elemento distintivo del festival è l’arte urbana, che ha visto la città di Narni trasformarsi grazie ai murales di David Pompili. Questi interventi artistici hanno arricchito il tessuto urbano, facendo di Narni una città ancora più viva e legata al mondo del cinema, creando una connessione tra il passato e il presente del grande schermo.