Giuseppe De Santis è stato uno dei registi più grandi del cinema italiano.
Nato a Fondi l’11 febbraio 1917, ha vinto il Nastro d’Argento nel 1947 per il film Caccia tragica, è stato candidato al Premio Oscar per ben due volte (1950 e 1959) e ha ricevuto il Leone d’Oro alla carriera (1995).
De Santis ha dato il suo contributo al neorealismo attraverso un’analisi rigorosa delle forze sociali e una presa diretta della realtà umana e sociale.
La sua carriera nel mondo cinematografico cominciò negli Anni ‘40, dapprima come curatore di una rubrica fissa, poi come sceneggiatore per diversi registi, come Visconti e Rossellini, cimentandosi nel frattempo anche nella regia: la sua prima pellicola fu un corto, intitolato La gatta (1942).
Tra i film di successo girati da De Santis troviamo
- Riso amaro (1949)
- Roma ore 11 (1952)
- Un marito per Anna Zaccheo (1953)
- Uomini e lupi (1957).
Si spense 25 anni fa a Roma, il 16 maggio 1997.
A Le vie del Cinema abbiamo proiettato i film da lui diretti e restaurati dalla Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia:
- Roma ore 11 (2013), presentato da Gordana Miletic De Santis;
- Non c’è pace tra gli ulivi (2018), presentato dai registi Costanza Quatriglio e Daniele Vicari;
- Italiani brava gente (2019), presentato dal critico e storico Roberto Silvestri.