Laura Betti nasceva a Casalecchio di Reno, il 1º maggio 1927. È stata un’attrice, doppiatrice e regista. Ha iniziato la sua carriera nello spettacolo come cantante e come attrice teatrale, in particolare nell’opera drammatica Il crogiuolo di Arthur Miller.
Il suo esordio nel mondo del cinema avviene nel 1956 nel film Noi siamo le colonne di Luigi Filippo D’Amico, e da quel momento ottiene parti importanti in Labbra rosse (1960) di Giuseppe Bennati e soprattutto ne La dolce vita (1960) di Federico Fellini.
Betti conosce poi Pier Paolo Pasolini, che la dirige nell’episodio La ricotta di Ro.Go.Pa.G (1963) e nel film Teorema (1968). Il suo rapporto col regista è stato così forte che nel 1983 diventa ideatrice e direttrice del Fondo Pier Paolo Pasolini e nel 2003 crea il Centro Studi Archivio Pier Paolo Pasolini presso la Cineteca di Bologna, dove sono conservati più di 1000 volumi riguardanti l’opera del regista.
Dagli Anni ‘70 inizia a interpretare personaggi negativi, in particolare in Sbatti il mostro in prima pagina (1972), Allonsanfan (1974) dei fratelli Taviani, Novecento Atto II (1986) di Bernardo Bertolucci e Viaggio con Anita (1978) di Mario Monicelli.
La sua ultima apparizione per il grande schermo risale al 2003 nel ruolo di una suora ne La felicità non costa niente di Mimmo Calopresti. Muore il 31 luglio 2004 a Roma.
A Le vie del Cinema con Laura Betti protagonista sono stati proiettati il film Allonsanfan (edizione 2010) restaurato dalla Cineteca Nazionale, La dolce vita (edizione 2013), restaurato dal laboratorio L’immagine Ritrovata con la collaborazione della Cineteca di Bologna, della World Cinema Foundation, di Pathé, Gucci, Mediaset – Cinema Forever e del Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, e Novecento Atto II (edizione 2018), restaurato con la supervisione del regista Bernardo Bertolucci e del direttore di fotografia Vittorio Storaro.
Le tre pellicole sono state presentate rispettivamente da Sergio Rubini, dall’attrice Valeria Ciangottini e dal regista Ettore Scola, e dal regista Gianni Amelio.