Per la seconda intervista della serie affrontiamo il tema Cinema e MEDIOEVO.
Oggi è il turno della nostra amica Patrizia Nannini, responsabile coreografie della Corsa all’Anello di Narni, pronta a rispondere alle nostre domande.
Quali sono i 3 film italiani del passato che, secondo te, affrontano al meglio il rapporto tra cinema e MEDIOEVO?
Il nome della Rosa, Jean-Jacques Annaud, 1986
L’Armata Brancaleone, Mario Monicelli, 1966
Il mestiere delle Armi, Ermanno Olmi, 2001
Perché questi film sono i più rappresentativi nel tema MEDIOEVO? Cosa li rende speciali rispetto ad altri film che rappresentano lo stesso argomento?
Pur essendo molto differenti l’uno dall’altro, questi film rendono al meglio l’ambientazione medievale, di loro apprezzo soprattutto la veridicità storica e l’attinenza alla realtà del periodo.
Inoltre è notevole anche la capacità di interpretazione dell’umanità medievale, che in questi film ricalca perfettamente l’aspetto psicologico del periodo.
Altro da aggiungere sui film scelti?
La mia scena preferita è la scoperta della biblioteca de Il nome della Rosa, una scena epica, metafora e simbolo del potere esercitato dalla cultura sull’uomo che “ignora”. La adoro perché il concetto è valido in tutte le epoche e tutt’ora attuale.